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E. Narrativa Letteratura

Caravaggio, Bacchino malato/Autoritratto, ca. 1593, Olio su tela, Galleria Borghese, Roma
Adattato da:
La luce di Caravaggio di Pier Paolo Pasolini

È vero che il Caravaggio è stato un grande inventore, e quindi un grande realista. Ma che cosa ha inventato il Caravaggio? Il Caravaggio ha inventato tutto un mondo da mettere davanti al cavalletto nel suo studio: tipi nuovi di persone, nel senso sociale a caratteriologico, tipi nuovi di oggetti, tipi nuovi di paesaggi.

Secondo: ha inventato una nuova luce. Al lume universale del Rinascimento platonico ha sostituito una luce quotidiana e drammatica. Sia i nuovi tipi di persone e di cose che il nuovo tipo di luce, il Caravaggio li ha inventati perché li ha visti nella realtà.

La terza cosa che ha inventato il Caravaggio è un diaframma (anch’esso luminoso, ma di una luminosità artificiale che appartiene solo alla pittura e non alla realtà) che divide sia lui, l’autore, sia noi, gli spettatori, dai suoi personaggi, dalle sue nature morte, dai suoi paesaggi. Questo diaframma, che traspone le cose dipinte dal Caravaggio in un universo separato, in un certo senso morto, almeno rispetto alla vita e al realismo con cui quelle cose erano state percepite e dipinte, è stato stupendamente spiegato da Roberto Longhi con la supposizione che il Caravaggio dipingesse guardando le sue figure riflesse in uno specchio. Tali figure erano perciò quelle che il Caravaggio aveva realisticamente scelto, negletti garzoni di fruttivendolo, donne del popolo mai prese in considerazione, ecc., e inoltre esse erano immerse in quella luce reale di un’ora quotidiana concreta, con tutto il suo sole e tutta la sua ombra: eppure… eppure dentro lo specchio tutto pare come sospeso come a un eccesso di verità, a un eccesso di evidenza, che lo fa sembrare morto.

Di fronte al caos luminoso del Caravaggio resto ammirato ma un po’ staccato. Ciò che mi entusiasma è la terza invenzione del Caravaggio: cioè il diaframma luminoso che fa delle sue figure delle figure separate, artificiali, come riflesse in uno specchio cosmico. Qui i tratti popolari e realistici dei volti si levigano in una caratteriologia mortuaria; e così la luce, pur restando così grondante dell’attimo del giorno in cui è colta, si fissa in una grandiosa macchina cristallizzata. Non solo il Bacchino è malato ma anche la sua frutta. E non solo il Bacchino, ma tutti i personaggi del Caravaggio sono malati, essi che dovrebbero essere per definizione vitali e sani, hanno invece la pelle macerata da un bruno pallore di morte.

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Bachino Malato di Caravaggio

CITATION

Esercizio E.1: Domande di comprensione.

Rispondere alle domande in forma completa.

  1. Per mettere in pratica la concordanza dei tempi, riscrivere la prima frase: È vero che il Caravaggio è stato un grande inventore. Sostituire “È vero che…” con “Penso che…”/ “Pensavo che…”
  2. Nel terzo paragrafo, analizzare l’uso del congiuntivo imperfetto nella parola dipingesse. Spiegare perché il congiuntivo è usato. Perché all’imperfetto?
  3. Secondo Pasolini, quali sono le tre invenzioni del Caravaggio?
  4. Come viene descritta l’uso della luce del Caravaggio?
  5. Che tipi di persone dipingeva Caravaggio? Nel terzo paragrafo, quali sono gli esempi specifici menzionati?
  6. Che cosa scrive Pasolini riguardo ad uno specchio e l’arte del Caravaggio? Alla morte?
  7. A quale “invenzione” si è interessato specialmente Pasolini?

Esercizio E.2: Spunto alla conversazione.

Rispondere alle domande in forma completa.

Osservando l’immagine inclusa Bacchino malato/Autoritratto, discutete in coppia le vostre impressioni del dipinto.

  • Chi è raffigurato?
  • Che cosa sta facendo?
  • Da dove viene la luce?
  • Quali sono le emozioni suscitate dall’opera?

 

Discutete i punti centrali menzionati nel testo riguardo allo stile artistico del Caravaggio. Osservate di nuovo l’immagine del Bacchino e analizzate il dipinto secondo le osservazione di Pasolini.

  • Vedete un diaframma luminoso?
  • Qual è l’effetto del diaframma?
  • Siete d’accordo che sia il Bacchino sia la sua frutta sono malati? Ecc.

 

Finalemente,

  • Che ne pensate voi del Caravaggio?
  • Vorreste vedere più delle sue opere?
  • Conoscete altri/e artisti/e che dipingono in un modo simile?

Esercizio E.3: Spunto alla scrittura.

Scrivere un paragrafo in risposta alla seguente citazione:

Di fronte al caos luminoso del Caravaggio resto ammirato ma un po’ staccato. Ciò che mi entusiasma è la terza invenzione del Caravaggio: cioè il diaframma luminoso che fa delle sue figure delle figure separate, artificiali, come riflesse in uno specchio cosmico.

  • Hai mai ammirato un’opera d’arte però, come Pasolini di fronte al caos luminoso del Caravaggio, con un senso di distaccamento? Descrivi l’esperienza in dettaglio.
  • Secondo te, Perché Pasolini si entusiasma della terza invenzione? Che cosa ci dice il brano del potere artistico? Sei d’accordo con questa prospettiva dell’arte? Perché si o perché no?
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