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C. Sintesi di Grammatica e Struttura della Lingua

La Costruzione Impersonale e Il “Si” Impersonale

Le forme impersonali in italiano sono espresse da espressioni impersonali + l’infinito:

  • Bisogna visitare tutte le città storiche.
  • È necessario fare programmi di viaggio.

Con la prima persona plurale del verbo:

  • In Italia abbiamo molti musei.
  • A Roma abbiamo la sede del governo italiano.

Con la terza persona plurale del verbo dire:

  • Dicono che i monumenti italiani siano molto vari e belli.
  • Dicono che il cibo italiano è buono.

Con il pronome indefinito uno:

  • Uno vorrebbe visitare tutte le chiese d’Italia.
  • Uno deve provare a prendere un treno per viaggiare in Europa.

Con il nome la gente (la gente è sempre singolare):

  • La gente compra molti articoli di regalo.
  • La gente resta sempre contenta dopo una visita in Italia.

Quando il “si” è impersonale, ha valore di soggetto indefinito, cioè un soggetto generico che non è specificato. Per usare il “si” con costruzione impersonale basta prendere un qualsiasi verbo e coniugarlo alla terza persona singolare. Per esempio:

  • In Italia si mangia bene → in Italia le persone (qualcuno, uno) mangiano bene.

Il SI impersonale sostituisce “la gente”, “le persone”, “tutti” e si usa sempre e solo alla terza persona, singolare o plurale, con l’ausiliare essere.

La costruzione impersonale con il si + la terza persona del verbo:

  • Si mangia molta pasta in Italia.
  • Si fabbricano molti scooter.

Nota Bene

Noi + Si impersonale

Un fenomeno diffuso nell’intero territorio dialettale toscano (e comune alla lingua francese) è l’uso personale del si in forma “impersonale” (da non confondersi con il e il “si riflessivo”).

  • italiano: Andiamo a mangiare, Noi andiamo là
  • toscano: Si va a mangià, Noi si va là

Il “Si” Impersonale : Le Forme dei Verbi Transitivi

La forma dei verbi transitivi (con verbo ausiliare avere) con un oggetto diretto deve essere coniugato ha costruzione con si + terza persona del verbo al singolare oppure si + terza persona del verbo al plurale a seconda  se seguito da oggetto singolare o se seguito da oggetto plurale:

  • Si produce molto vino.
  • Si producono ottimi capi di vestiario.

Il pronome oggetto precede il si impersonale:

  • Gli si domanda se vende i biglietti.
  • Il gelato? Lo si trova in gelateria!

Nota Bene

Il pronome ne è preceduto da se:

  • Se ne vedono molti di negozi di scarpe in questa città

Attenzione!

Non dimenticare che quando stiamo applicando la costruzione impersonale ad un verbo riflessivo, dobbiamo sostituire uno dei due “si” con “ci”.

Per esempio, per dire che le persone si divertono molto in discoteca, per applicare la costruzione impersonale dobbiamo coniugare il verbo alla terza persona singolare (si diverte) e poi aggiungere il “si”. Così il risultato sarebbe “in discoteca si si diverte molto”. Questo in italiano non funziona, perciò sostituiamo il primo “si” con “ci” e diciamo:

  • In discoteca ci si diverte molto.

Il “Si” Impersonale : Le Forme dei Verbi Intransitivi

La forma dei verbi intransitivi (con uso del verbo ausiliare essere) ha costruzione con si + terza persona del verbo al singolare:

  • Si esce tardi la sera.
  • Si va in discoteca a ballare.

Con i verbi riflessivi il pronome ci precede il si impersonale e la terza persona singolare del verbo:

  • Ci si incontra in piazza.
  • Ci si sveglia tardi la mattina.

Nota Bene

I nomi o gli aggettivi che si riferiscono alla costruzione impersonale son sempre usati al maschile plurale:

  • Se si è giovani si è attivi e spensierati.

Il “Si” Impersonale e I Tempi Composti

I tempi composti dei verbi con la costruzione se richiedono il verbo ausiliare essere:

  • Si è risparmiato molto con i saldi.

Il participio passato del verbo dei verbi con uso del verbo ausiliare avere va in accordo con il soggetto:

  • Si sono fatte molte spese.

O si usa la forma del maschile se non c’è oggetto:

  • Si è fatto molto.

Il participio passato del verbo dei verbi con uso del verbo ausiliare essere va sempre in accordo con il maschile plurale:

  • Si è mangiati molti dolci e gelati.

Il “Si” Passivante

Il “si” passivante può sembrare molto simile al “si”  impersonale , ma il “si” passivante ha sempre un oggetto diretto.

La particella “Si” può essere usata per creare la forma passiva. Per questo motivo si chiama “passivante”: rende passiva la frase.

Il verbo è alla 3a persona singolare o plurale, ed è accompagnato da un oggetto singolare o plurale:

  • Si vendono i biglietti dell’autobus in quell’edicola.
  • Si va in vacanza e si visitano i monumenti.

Al posto del si passivante possiamo trovare le forme passive con i verbi essere, andare o venire, con lo stesso significato:

  • La visita al museo si deve fare entro oggi. = La visita al museo va fatta entro oggi.

Attenzione!

È importante non confondere il “Si passivante” con il “Si impersonale”. Il Si usato per la forma passiva può avere un oggetto; il Si usato per la forma impersonale non può avere un oggetto, ma può essere seguito da un avverbio o da un verbo all’infinito. Non si riferisce a un oggetto e l’azione espressa è compiuta idealmente da un soggetto generico, non esplicitamente espresso.

Esempi:

  • In Italia si mangia bene (si impersonale)
    • Le persone in generale mangiano bene la cucina è buona
  • In Italia si mangia molta pasta (si passivante) Gli italiani, in generale, mangiano molta pasta (o la pasta è mangiata in grande quantità dagli italiani (forma passiva con l’oggetto: pasta)

 

  • D’estate si usa andare al mare (si impersonale)  Le persone in generale vanno al mare d’estate
  • In Italia si usa l’olio d’oliva come condimento (si passivante)  Gli italiani ,in generale, usano l’olio d’oliva come condimento ( o l’olio d’oliva è usato come condimento dagli italiani(forma passiva con l’oggetto: olio)

Esercizio C.1: Pratichiamo si impersonale!

Scrivere almeno 4 frasi usando si impersonale.  Includere oggetti diretti al singolare e al plurale.

Esempi:

  • In Italia, si mangiano tante verdure.
  • Non si beve il cappuccino dopo aver mangiato.

 

Trasformare le frasi dal presente al passato prossimo!  Attenzione all’accordo con l’oggetto diretto.

Esempi:

  • In Italia, si sono mangiate tante verdure.
  • Non si è bevuto il cappuccino dopo aver mangiato.

Esercizio C.2: “Si” – Un Pronome Utilissimo!

Identificare la funzione di “Si” nelle frasi seguenti: funziona come un pronome riflessivo/reciproco (R), “si passivante” (P), oppure “si” impersonale?  Se “si” funziona come “si passivante”, sottolineare l’oggetto diretto.

  1. Si dice che non c’è più la mezza stagione. R/P/I
  2. Si lavarono in fretta per non tardare all’appuntamento. R/P/I
  3. In città si perde il filo della ragione per il disordine. R/P/I
  4. Oggi in Italia si leggono pochissimi giornali. R/P/I
  5. Si vende una bella villetta in località marina. R/P/I
  6. A scuola non si possono tollerare atteggiamenti scorretti. R/P/I
  7. Quando si ha sete, non c’è niente di meglio che un buon bicchiere d’acqua. R/P/I
  8. Si vedono ogni mattina alle 10:30. R/P/I
  9. Ci si alza alle 9. R/P/I
  10. Si alza alle 9. R/P/I
  11. Ci si lava in fretta per non tardare all’appuntamento. R/P/I

 


I Verbi Come Piacere

 

Piacere

Il verbo piacere è un verbo intransitivo, che può avere una costruzione impersonale e personale

Può essere usato anche come verbo riflessivo: piacersi

Nella Forma Impersonale ciò che piace è il soggetto della frase e può essere posizionato all’inizio o alla fine della frase.
La persona che esprime la preferenza è loggetto indiretto

L’oggetto indiretto può essere espresso con un nome preceduto da preposizione (a Mario piace …), con un pronome di forma forte o con preposizione (a me piace …) o con un pronome di forma debole  con pronome indiretto(mi piace …)

Il verbo è coniugato alla terza persona singolare o plurale in accordo con il soggetto.

Si usa piace quando è seguito da un soggetto singolare o da un verbo all’infinito. Invece, si usa piacciono con un soggetto plurale.

Pronome (mi, ti, gli, le) + piace/piacciono + soggetto

 

Alla forma negativa, si aggiunge non davanti al pronome.

  • Mi piace il gelato.
  • Ti piacciono gli spaghetti?
  • A loro piace la moda italiana.
  • Non mi piacciono i carciofi.

Piacere al Presente

mi piace/piacciono ci piace/piacciono
ti piace/piacciono vi piace/piacciono
Le/le/gli piace/piacciono A Loro/loro piace/piacciono

 

Il verbo piacere è anche usato per esprimere affetto e sentimento verso altri individui. Ma è coniugato con le persone come soggetto:

  • L’attore piace molto al pubblico.
  • Tu piaci molto ai miei amici.
  • Il tuo fidanzato piace ai tuoi genitori.

Piacere per Esprimere Sentimento

io piaccio noi piacciamo
tu piaci voi piacete
lui/lei piace loro piacciono

I Verbi come Piacere

 

Ci sono altri verbi che si comportano come piacere. I più comuni sono bastare, fare piacere, importare, mancare, interessare, occorrere, restare, servire, sembrare.

 

Altri verbi come piacere:

  1. bastare
  2. mancare
  3. occorrere
  4. restare
  5. servire
  1. fare piacere
  2. importare
  3. interessare
  4. sembrare

COLOR THESE EXAMPLES SUBJECT AND IDOP

Questi verbi hanno la stessa costruzione di piacere e condividono l’uso della terza persona singolare e plurale prima dell’oggetto o oggetti e con uso dei pronomi indiretti per la persona a cui l’azione si riferisce.

  • Mi bastano questi soldi.
  • Mi mancano i miei amici.Mi manca vedere gli amici.
  • Ci occorrono due giorni per completare la sfilata.
  • Vi restano due ore per terminare il progetto.
  • Vi serve il mio indirizzo?
  • La loro opinione non mi importa.

Nota Bene

Per i tempi composti anche questi verbi, come piacere, hanno fanno uso del verbo ausiliare essere.

  • Mi è servito un biglietto d’entrata.
  • Mi sono bastati trenta euro.

Attenzione!

Non Piacere e Dispiacere

Il verbo dispiacere è coniugato come piacere, ma ha significato diverso di sentirsi tristi.

  • Mi dispiace essere in ritardo.
  • Mi è dispiaciuto non venire alla festa.

Dispiacere al negativo ha significato di non sentirsela o non dare troppo peso alla situazione:

  • Non mi dispiace andare alla mostra.
  • Non ci è dispiaciuto aiutarvi.

L’opposto di piacere è non piacere:

  • Non mi piace quel maglione.
  • Non gli piacciono gli stivali.

Esercizio C.3: Che cosa piace alla classe?

Scrivere una frase per ogni studente della tua classe, descrivendo un passatempo preferito di lei/lui.  Usare i verbi come preferire e amare per descrivere i loro passatempi.

Esempi:

  • Chiara preferisce suonare il violino.
  • Enrico ama cucinare e praticare dello sport.
  • Maria preferisce leggere tanti giornali.
  • Massimo ama la storia dell’arte.

 

In coppia, trasformare le frasi scritte, sostituendo il verbo coniugato della frase con piacere.

Esempi:

  • A Chiara/Le piace suonare il violino.
  • Ad Enrico/Gli piacciono cucinare e praticare dello sport.
  • A Maria/Le piace leggere tanti giornali.
  • A Massimo/Gli piace la storia dell’arte.

Esercizio C.4:  Cosa ci occorre?

In coppia immaginare di ospitare una cena questo fine settimana.

  • Che cose ci occorrono per la cena?
  • Quali ingredienti?
  • Quali bevande?
  • Quali decorazioni?
  • Chi invitate alla cena?

Per determinare l’elenco degli ospiti, discutete le persone che a voi mancano.

Esempi:

  • Ci occorre il riso arborio per il primo piatto.
  • Ci occorrono due candele per abbellire la tavola.
  • Mi mancano le sorelle. Invitiamo loro!
  • Mi manca il mio amico Federico. Invitiamo lui!

 


I Pronomi Tonici

 

I Pronomi Tonici

I pronomi tonici sono usati per enfasi e per definire un oggetto rispetto a un altro per distinzione.

  • Venite con me!
  • Aspetto voi, non loro!
  • Parli con me o con lui?

Nota Bene

I pronomi tonici si usano anche in forma riflessiva con . A volte con l’aggettivo stesso/a/i/e

  • Maria pensa solo a
  • A loro piace riflettere con sé stessi

A volte con l’aggettivo solo/a/i/e preceduto da preposizione “da”:

  • Marco fa tutto il lavoro da= Marco fa tutto da solo.

I Pronomi Tonici

 

Singolare Plurale
1a Persona me noi
2a Persona 1. te (familiare)
2. Lei (formale)
1. voi (familiare)
2. Loro (formale)
3a Persona 1. lui o esso (m.)
2. lei o essa (f.)
3. sé (riflessiva)
1. loro (f. o m.)
2. essi (m. pl.)
3. esse (f. pl.)

Nota bene

esso, essa, essi, esse sono forme letterarie e arcaiche

Le Preposizioni e I Pronomi Tonici

Molto spesso alcune preposizioni vengono usate in aggiunta di “di” precedendo un pronome tonico, per enfasi con idea astratta e figurativa o anche concreta.

Una Preposizione
Si aggiunge con Un Pronome Tonico
1. Dentro
2. Dietro
3. Dopo
4. Fuori
5. Presso
6. Senza
7. Sopra
8. Sotto
9. Su
10. Verso
+ di + me, te, lui, lei, noi, voi, Loro, loro, etc.

 

Esempi:

  • Non voglio partire senza di te.
  • Il giornalista è venuto verso di me.
  • Mi piacerebbe vivere presso di loro.

Esercizio C.5:  A me piace…

Scrivere almeno 6 frasi usando il verbo piacere insieme con sia l’oggetto indiretto sia a + il pronome tonico.

Esempi:

  • Mi/A me piacciono le serate estive.
  • Ti/A te piacciono le mattine invernali.
  • Le/A lei piace il regista Fellini.
  • Gli/A lui piacciono i film neorealistici.
  • Ci/A noi piace guardare la tv di sera.
  • Gli/A loro piace leggere diversi giornali.

Esercizio C.6:  Scrivi tu la lettera a loro?

Scrivere la domanda che corrisponde alla risposta, sostituendo l’oggetto indiretto della risposta con la preposizione adatta + il pronome tonico adatto.

Esempio: Gli scrivo la lettera. Scrivi la lettera a loro/a lui?

  1. Le mando il messaggio.
  2. Vi faccio ascoltare la musica.
  3. Elena ti fa guardare il film.
  4. Ci presti la macchina.
  5. Gli date un mazzo di fiori.
  6. Claudia ti fa mangiare le fragole.

 


L’Uso dell’Infinito

 

L’Uso dell’Infinito : Introduzione

L’Infinito esprime il concetto di un verbo senza rendere esplicito un tempo o le persone che agiscono nel verbo per questo viene detto modo verbale indefinito. Ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto).

L’infinito passato si forma con l’infinito dell’ausiliare e il participio passato del verbo:

  • infinito presente: amare, leggere, capire
  • infinito passato: avere amato, avere letto, essere capiti

 L’infinito nelle frasi indipendenti, in frasi autonome che non dipendono da un’altra frase (o un altro verbo). Per esempio lo usiamo per:

  1. esprimere un dubbio: “Che fare?”, “Che dire?”;
  2. un fatto improvviso: “Ecco arrivare il professore!”;
  3. un desiderio non realizzabile: “Ah, avere vent’anni di meno!”;

L’infinito in una frase secondaria, in una frase che dipende da un’altra frase, in presenza di una preposizione:

  • Sono a scuola per imparare la lingua italiana.
  • Vado al mercato a comprare la frutta.
  • Penso di fare un viaggio in Thailandia.
  • In frigo ci sono un sacco di cose da mangiare.

I Verbi e le Congiunzioni che Richiedono L’Uso dell’Infinito

I verbi dovere, potere, volere, sapere – quando significa avere la capacità di fare qualcosa,  richiedono l’uso dell’ infinito. La variazione del tempo del verbo è espressa attraverso il verbo stesso.

  • presente: Qui non posso parcheggiare.
  • passato: Dovevi studiare di più se vuoi passare l’esame.

Altri verbi, come cercare, andare, trovare, provare, pensare e sognare, piacere sono spesso accompagnati dall’infinito e da una preposizione.

  • Penso di fare un viaggio in Thailandia.
  • Provo a dormire un po’.
  • Cerco di mangiare più verdura.
  • Pensavo di andare al cinema.
  • Mi piace suonare la chitarra.

La forma di infinito passato (aver mangiato, essere andato) di solito si usa con le congiunzioni “dopo”, “senza”, “prima di”:

  • Bambini, potete uscire ma solo dopo aver mangiato.
  • Siamo andati in discoteca senza aver cenato.
  • Prima di averlo visto, pensavo fosse un film interessante.

NOTA BENE

Per l’infinito passato: I Verbi ausiliari come:  avere, essere, potere, dovere, volere, and fare

Frequentemente  hanno un troncamento dell’ultima vocale  davanti al participio passato
per aver cantato
aver detto
far vedere

 

*Lo stesso troncamento dei verbi ausiliari avviene se la forma è una frase idiomatica a sè:

far finta
dar lavoro
portar via

L’Uso dell’Infinito : Sostantivo, Istruzioni, Imperativo

L’uso dell’infinito come sostantivo, che prende il nome di infinito sostantivato o nominale, è utile per compensare la mancanza di nomi appropriati nel vocabolario italiano, specialmente per nomi di azione e di processo:

  • il continuo bere gli ha distrutto il fegato ~ il continuo *bevimento gli ha distrutto il fegato
  • tutto questo discorrere mi disturba ~ tutto questo *discorrimento / *discorso mi disturba

L’ infinito si usa per dare istruzioni generiche, ad esempio nei libretti di istruzione o per le ricette:

  • Inserire il cavo nella presa di corrente.
  • Lavare e asciugare l’insalata.

L’infinito si usa anche nella forma negativa dell’imperativo:

  • non correre!”
  • non guardare troppa televisione!”

LINK TO IMPERATIVE…

Quando ci sono un infinito e un pronome, il pronome si lega direttamente alla forma infinita:

  • “Per sapere bene l’italiano, devi praticarlo più spesso”
  • “Se vuoi cucinare una pizza perfetta, devi prepararla il giorno prima!”.

Esercizio C.7: Segnalazioni!

In coppia preparate dei segnali da dare in biblioteca, al parco, in aeroporto, in mensa ecc. usando l’infinito

Esercizio C.8: Prima di o dopo?

In coppia chiedetevi le cose che farete questa settimana usando l’infinito passato con: prima di + infinito e dopo + infinito.

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