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C. Sintesi di Grammatica e Struttura della Lingua

Il Nome : Introduzione

Il Maschile e il Femminile dei Nomi

Nota Bene 

Alcune professioni e ruoli tipicamente maschili nel passato, adesso hanno anche una versione al femminile (dottore, dottoressa; sindaco, sindaca) ma altri sono neutri (il/la ministro-giudice maschile e femminile).

Il Plurale dei Nomi

 

o → i

il libro → i libri

il gatto → i gatti

lo stadio → gli stadi

a → e

la penna → le penne

la ragazza → le ragazze

la bolletta →le bollette

e → i

il signore → i signori

l’azione → le azioni

la luce → le luci

 

Esercizio C.1: Leggere il seguente brano e applicare la conoscenza della struttura in pratica.

L’Università di Bologna

L’origine dell’Università di Bologna è attribuita all’anno 1088, data convenzionale fissata da un comitato di storici guidato da Giosuè Carducci. L’Istituzione che noi oggi chiamiamo Università inizia a Bologna alla fine del secolo XI quando maestri di grammatica, di retorica e di logica iniziano ad applicarsi al diritto. image

Attività

  1. Trova un sostantivo al singolare, un sostantivo al plurale, un sostantivo maschile e un sostantivo femminile.
  2. Qual è il plurale del primo sostantivo orgine nella lettura?
  3. Scrivi una frase che utilizza due sostantivi da questo paragrafo in un contesto diverso.
  4. Qual è il plurale dei sostantivi  retorica e di logica?
  5. Fai una lista di cinque sostantivi che descrivono la tua università.

Via Zamboni, la strada principale della vecchia zona universitaria.

 


L’Articolo

 

L’Articolo : Introduzione

L’articolo è una parola variabile che precede il nome e concorda con il nome in genere e numero.

Esistono due tipi di articolo:

  1. determinativo (il, lo, la, i, gli, le)
  2. indeterminativo (un, uno, una, un’)

L’articolo determinativo indica in modo preciso qualcuno o qualcosa che è già noto, mentre l’articolo indeterminativo indica in modo generico qualcuno o qualcosa che non è noto.

  • Nadia mangia una pizza. (oggetto non noto)
  • Nadia preferisce la pizza margherita! (oggetto noto, già menzionato.)

Le forme dell’articolo femminile

Determinativo

Indeterminativo

Singolare la, l’ una, un’
Plurale le X

Le forme dell’articolo maschile

Determinativo

Indeterminativo

Singolare il, lo, l’ un, uno
Plurale i, gli X

L’Articolo Determinativo Maschile e l’Articolo Indeterminativo Maschile

L’articolo il (il plurale i) e un si usano davanti a sostantivi maschili che iniziano con una consonante (tranne z, x, y, gn e s+cons.):

Indeterminativo Sg. Determinativo Sg. Determinativo Pl.
un voto il voto i voti
un semestre il semestre i semestri
un viaggio il viaggio i viaggi
un western il western i western

L’articolo lo (gli al plurale) e uno si usano davanti a sostantivi maschili che iniziano con z, x, y, gn e s+cons:

Indeterminativo Sg. Determinativo Sg. Determinativo Pl.
uno zaino lo zaino gli zaini
uno xenofobo lo xenofobo gli xenofobi
uno yogurt lo yogurt gli yogurt
uno gnomo lo gnomo gli gnomi
uno studente lo studente gli studenti
uno sport lo sport gli sport
uno psicologo lo psicologo gli psicologi

L’articolo l’ (gli al plurale) e un si usano davanti a sostantivi maschili che iniziano con una vocale:

Indeterminativo Sg. Determinativo Sg. Determinativo Pl.
un esame l’esame gli esami
un aereo l’aereo gli aerei
un iPad® l’iPad® gli iPad®

L’Articolo Determinativo Femminile e l’Articolo Indeterminativo Femminile

L’articolo la (le al plurale) e una si usano davanti a sostantivi femminili che iniziano con una consonante:

  • La città (una città), la studentessa (una studentessa), la canzone (una canzone)
  • Le città, le studentesse, le canzoni

L’articolo l (le al plurale) e un’ si usano davanti a sostantivi femminili che iniziano con una vocale:

  • L’ amica, (un’amica) l’estate (un’estete)
  • Le amiche, le estati

Il Plurale dell’Articolo Indeterminativo

*L’articolo un, uno, una, un’ non ha forma plurale, ma si possono usare forme alternative di generalizzazione con l’unione di una preposizione all’articolo determinativo, con alcuni, alcune; molti, molte o solo con il plurale:

  • Una piantina della zona universitaria
  • Una studentessa > delle studentesse; alcune/molte studentesse; Incontro regolarmente studentesse.

Nota Bene

In alcune regioni settentrionali, l’articolo può precedere un nome di battesimo: Il Carlo, La Monica. Queste forme sono colloquiali.

Anche nomi di personaggi famosi e illustri possono essere preceduti da un articolo: Il Leopardi, La Deledda. Ma tipicamente si usano per personaggi italiani e non stranieri.

 

Esercizio C.2: Leggere il seguente brano e applicare la conoscenza della struttura in pratica

L’Università di Bologna Oggi

Le opportunità che offre l’università di Bologna oggi (inclusi i link)

Attività

  1. Trova:
    • un articolo determinativo maschile al singolare
    • un articolo determinativo maschile al plurale
    • un articolo determinativo singolare al femminile
    • un articolo determinativo femminile al plurale
  1. Trova 3 esempi di un articolo indeterminativo.
  2. Scrivi una frase che utilizza quattro articoli in un contesto diverso.
  3. Fa’ una lista di 5 articoli diversi con i sostantivi che descrivono la tua università.

 


L’Aggettivo

 

L’Aggettivo : Introduzione

L’aggettivo è una parola variabile che accompagna e segue un nome per indicare una caratteristica (“una casa grande”, “una macchina rossa”) o per precisarlo meglio (“questa casa”, “la tua macchina”) e concorda con il genere e numero del nome a cui si riferisce. Inoltre seguono le stesse regole dei sostantivi per i cambiamenti al plurale.

Alcuni Esempi:

  • Il corso facoltativo (nome maschile singolare, aggettivo maschile singolare)
  • Le sessioni straordinarie (nome femminile plurale, aggettivo femminile plurale)

Le Uscite degli Aggettivi

Tipi degli Aggettivi

Nota Bene

  1. L’aggettivo qualificativo di colore o etnico si usa come un nome e si dice sostantivato ed è preceduto da un articolo, un aggettivo dimostrativo o indefinito oppure da un numerale (un giovane, alcuni italiani, tre amici)
  2. L’accordo dell’aggettivo quando i nomi sono al plurale e e sono di genere diverso, l’aggettivo va al plurale maschile come regola generale, ma se l’ultimo nome è femminile può anche andare al femminile plurale (i tavoli e le sedie bianchi o i tavoli e le sedie bianche)

Alcune Eccezioni in Sequenza

Alcuni aggettivi comuni come ad esempio : buono, cattivo, bello, brutto, giovane, vecchio, nuovo, grande, piccolo e santo sono tendenzialmente collocati prima di un sostantivo (un piccolo tavolo, una giovane studentessa) e possono seguire il sostantivo per enfasi.

Vecchio e nuovo hanno significato diverso se collocati prima o dopo il sostantivo:

  • Una vecchia amica (da molto tempo)
  • Un’amica vecchia (di età avanzata)

Attenzione!

  • Se collocati prima del sostantivo l’aggettivo buono segue le regole dell’articolo indeterminativo e l’aggettivo bello segue le regole dell’articolo determinativo.

 

Esercizio C.3: Leggere il seguente brano e applicare la conoscenza della struttura in pratica

Mobilità Internazionale

L’Alma Mater è un’università inclusiva che accoglie studentesse e studenti da tutta Italia e da tutto il mondo. Offre opportunità di esperienza e lavoro importanti. Gli studenti si laureano con esperienze positive all’estero.

I servizi informatici e il sistema bibliotecario: L’ università  più antica italiana è anche una delle più  avanzate tecnologicamente.

La Biblioteca Universitaria di Bologna, con i suoi importanti fondi antichi e collezioni moderne, è la biblioteca centrale dell’Università, con funzioni di biblioteca di cultura generale, di conservazione e di ricerca storica e scientifica.Ma ci sono anche risorse digitali utili per la ricerca:

Risorse Digitali (inclusi i link)

Attività

  1. Trova un aggettivo “a quattro uscite.” È maschile o femminile? Singolare o plurale? Qual è il nome che descrive?
  2. Trova un aggettivo che viene prima del nome che descrive. Perché viene prima in questo caso?
  3. Perché sistema termina con una “e” e il suo aggettivo con una “o”?
  4. Scrivi una frase che usa 3 aggettivi.

Il Pronome Soggetto

 

Il Pronome Soggetto : Introduzione

Il pronome soggetto in genere precede il verbo.

I pronomi personali sono spesso omessi in italiano perché il soggetto è molte volte chiarificato dalla desinenza di un verbo. A volte il pronome soggetto è usato per chiarificare meglio le azioni o per enfasi.

Il pronome personale indica:

 

I Pronomi Personali

Singolare Plurale
1a Persona io noi
2a Persona tu (informale)
Lei (formale) – si usa la coniugazione de 3a persona
voi
Loro (formale) – si usa la coniugazione de 3a persona
3Persona lui (maschile)
lei (femminile)
loro

 

Le Preposizioni Articolate

Le Preposizioni Maschile Singolare Femminile Singolare Maschile
Plurale
Femminile Plurale
Articoli il, lo, l’ la, l’ i, gli le
di + art. del, dello, dell’ della, dell’ dei, degli delle
a + art. al, allo, all’ alla, all’ ai, agli alle
da + art. dal, dallo, dall’ dalla, dall’ dai, dagli dalle
in + art. nel, nello, nell’ nella, nell’ nei, negli nelle
su + art. sul, sullo, sull’ sulla, sull’ sui, sugli sulle

Come rivolgersi agli altri: (il tu, il Lei, il Voi e il Loro)

Nota Bene

In alcune regioni del sud d’Italia il Voi è usato anche per essere formali con una persona al singolare e si accorda con il verbo alla 2° persona plurale: Voi, Bruno, parlate l’inglese?

Nota Bene

Lui/lei/loro nelle espressioni di scrittura letteraria ha anche altre forme:

  1. egli/esso → lui
  2. ella/essa → lei
  3. essi/esse → loro.

 


I Verbi al Presente: Regolari e Irregolari

 

I Verbi al Presente : Introduzione

Il verbo è una parola variabile che dà informazioni sul soggetto. Il verbo può indicare:

  • L’azione che il soggetto compie o subisce (Silvia studia la Fisica; La Fisica è studiata da Silvia)
  • L’esistenza o lo stato del soggetto (Silvia è qui!)
  • Il rapporto tra soggetto e il nome del predicato (Silvia è una studentessa)

Il verbo riceve dal soggetto le desinenze di persona e il numero (e al passato, con i verbi intransitivi, di genere)

Alcuni Esempi:

  • Maria legge (soggetto singolare, desinenza 3a persona singolare)
  • Gli studenti sono arrivati (soggetto maschile plurale, desinenza maschile 3a persona plurale)

I Verbi : Transitivi ed Intransitivi

I verbi si distinguono in due grandi classi:

  1. transitivi
  2. intransitivi

É transitivo il verbo la cui azione passa direttamente dal soggetto al complemento oggetto (Giuseppe legge un libro), mentre è intransitivo il verbo che esprime un modo di essere del soggetto o un’azione che non passa su un complemento oggetto (Luigi corre a casa).

La distinzione tra verbi transitivi e intransitivi non è assoluta. Alcuni verbi intransitivi diventano transitivi, prendendo come complemento oggetto una parola ricavata dalla radice o dal significato (Luigi vive una vita universitaria complessa). Altre volte sono i verbi transitivi che diventano intransitivi, cambiando di significato (L’esame è cominciato presto).

I verbi intransitivi hanno solo la forma attiva, poiché l’azione compiuta in sé non ricade su un complemento oggetto, non “esce” dalla sfera del soggetto; i verbi transitivi, invece, possono avere tre forme: 1. attiva, 2. passiva, 3. riflessiva.

 

Transitivo Intransitivo
Azione
  • La azione passa direttamente dal soggetto al complemento oggetto.
  • Esempio: Giuseppe legge un libro.
  • Il verbo che esprime un modo di essere del soggetto.
  • Un’azione che non passa su un complemento oggetto.
  • Esempio: Luigi corre a casa.
Distinzione
  • Altre volte sono i verbi transitivi che diventano intransitivi, cambiando di significato.
  • Esempio: L’esame è cominciato presto.
  • Alcuni verbi intransitivi diventano transitivi, prendendo come complemento oggetto una parola ricavata dalla radice o dal significato.
  • EsempioLuigi vive una vita universitaria complessa.
Forme
  1. Attiva
  2. Passiva
  3. Riflessiva
  1.  Attiva

Le Tre Coniugazioni Regolari

In quasi tutte le voci di un verbo, tra la radice e la desinenza c’è la vocale tematica che può essere una –a-, una -e-, o una -i-.

  • parl-a-re
  • scriv-e-re
  • dorm-i-re

I verbi italiani sono divisi in tre coniugazioni:

Prima Coniugazione

Alla prima coniugazione appartengono i verbi che all’infinito
terminano in –are.

Cantare
io canto noi cantiamo
tu canti voi cantate
lui/lei canta loro cantano

Seconda Coniugazione

Alla seconda coniugazione appartengono i verbi che all’infinito terminano in –ere.

Scrivere
io scrivo noi scriviamo
tu scrivi voi scrivete
lui/lei scrive loro scrivono

Terza Coniugazione

Alla terza coniugazione appartengono i verbi che all’infinito terminano in –ire.

Dormire
io dormo noi dormiamo
tu scrivi voi dormite
lui/lei scrive loro dormono
 
Finire
io finisco noi finiamo
tu finisci voi finite
lui/lei finisce loro finiscono

Nota Bene

Più di 400 verbi della terza coniugazione hanno alcune forme e persone con ampliamento di radice in -isc-. (vedi appendice)

Esempio: finire diventa finisc- per la 1a, 2a, 3a persona singolare e 3a plurale (al tempo indicativo presente, congiuntivo presente e imperativo (2a pers.))

Suono e Ortografia (-care, -gare, -ciare, -giare, -gliare)

I Verbi Irregolari

Scegliere
io scelgo noi scegliamo
tu scegli voi scegliete
lui/lei sceglie loro scelgono
 
Salire
io salgo noi saliamo
tu sali voi salite
lui/lei sale loro salgono
Togliere
io tolgo noi togliamo
tu togli voi togliete
lui/lei toglie loro tolgono
 
Rimanere
io rimango noi rimaniamo
tu rimani voi rimanete
lui/lei rimane loro rimangono

Nota Bene

I verbi irregolari mantengono le irregolarità in tutti i tempi dei verbi.

I Verbi Ausiliari ESSERE e AVERE

Tra i verbi italiani, essere e avere rappresentano un caso a parte, sia perché sono irregolari (non seguono nessuna delle tre coniugazioni sia perché aiutano a formare i tempi composti di tutti gli altri verbi. Per questo sono detti ausiliari.

Presente Indicativo

Avere
io ho noi abbiamo
tu hai voi avete
lui/lei ha loro hanno
 
Essere
io sono noi siamo
tu sei voi siete
lui/lei è loro sono

Nota Bene

C’è e ci sono si usano per indicare che oggetti e persone sono in un determinato luogo (c’è una festa in centro; ci sono molti ragazzi in piazza).

Nota Culturale

Alcune espressioni particolari idiomatiche sono espresso con il verbo avere:(avere 10/30/40 …anni; avere caldo, freddo, setefame, paura, fretta ragione torto, sonno, bisogno di, voglia di; avere mal di testa, pancia, orecchi, gola, la febbre, l’influenza, il raffreddore, la tosse.

I Verbi Modali

I verbi modali dovere, potere e volere con anche il verbo sapere hanno un paradigma del tutto irregolare:

Dovere
io devo noi dobbiamo
tu devi voi dovete
lui/lei deve loro devono
 
Potere
io posso noi possiamo
tu puoi voi potete
lui/lei può loro possono
Volere
io voglio noi vogliamo
tu vuoi voi volete
lui/lei vuole loro vogliono
 
Sapere
io so noi sappiamo
tu sai voi sapete
lui/lei sa loro sanno

I Verbi Idiomatici

I verbi idiomatici andare, dare, stare, fare, uscire sono irregolari:

Andare
io vado noi andiamo
tu vai voi andate
lui/lei va loro vanno
 
Dare
io do noi diamo
tu dai voi date
lui/lei da loro danno
Stare
io sto noi stiamo
tu stai voi state
lui/lei sta loro stanno
 
Fare
io faccio noi facciamo
tu fai voi fate
lui/lei fa loro fanno
Uscire
io esco noi usciamo
tu esci voi uscite
lui/lei esce loro escono
 
 

 

Esercizio C.5: Leggere il seguente brano e applicare la conoscenza della struttura in pratica

Accordi e Network Internazionali

Luniversità di Bologna aderisce a Network Internazionali e sottoscrive accordi di cooperazione con Atenei di paesi extra-UE.

L’aderire ai Network ha lo scopo di promuovere ka cooperazione con altri Atenei e per armonizzare la dimensione europea dell’istruzione superiore. Mentre stipula gli accordi prevede il rafforzare dei rapporti accademici con Atenei extra-UE per realizzare programmi di mobilità per docenti, ricercatori e studenti.

Gli studenti possono contare su vari servizi di mobilità internazionale e sanno di poter andare all’estero a studiare.

Accordi con università straniere

Luniversità di Bologna promuove e gestisce numerosi accori di collaborazione (fa anche convenzioni) con Atenei di paesi extra-UE per incentivare e favorire relazioni internazionali tra le università.

Centri Americani

Alcuni atenei staunitensi partner dell’Alma Mater istituiscono a Bologna dei centri che svolgono un importante ruolo di coesione sociale e culturale per gli studenti che trascorrono un periodo di studio a Bologna e di orientamento per gli studenti che vogliono andare a stare e studiare presso un’università partner negli Stati Uniti.

Network internazionali

Luniversità di Bologna propone una serie di network internazionali di gruppi di atenei che si trovano nell’area europea e mediterranea, che possono cogliere le opportunità di cooperazione in diversi campi e creano un’area europea dell’istituzione superiore.

  1. Trova un verbo irregolare e uno regolare in -are. Quali sono le differenze?
  2. Trova un verbo irregolare e uno regolare in -ere. Quali sono le differenze?
  3. Trova verbo irregolare e uno regolare in -ire. Quali sono le differenze?
  4. Scrivi un paragrafo che usa 3 verbi al presente indicativo.

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