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Parte I – Dalla Valle D’Aosta alla Sicilia

A. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia

Introduzione: La varietà delle regioni italiane
Nome: Giuseppe
Relazione: Un amico di Anna

Salve! Sono Giuseppe, ma gli amici mi chiamano Pino. Sono nato a Napoli ma mio padre è originario di Catania e mia madre è di Udine, si sono conosciuti a Napoli che combinazione! Eh si! Dal nord al sud dell’Italia ci sono tante differenze. Se senti parlare gli italiani del Friuli Venezia Giulia e i siciliani, ti rendi conto di come siano diverse le regioni e le espressioni della lingua, ma soprattutto è interessante vedere gli italiani rispettare le tradizioni in modi differenti. Per esempio, mio padre preferisce mangiare pasta alla Norma, mentre mia madre prepara spesso la polenta. Comunque, fortuna che si sentono di appartenere anche alla città dove lavorano: Napoli. 

Sono proprio felice che stasera Anna, la mia amica americana, ribattezzata or “renamed” napoletana, porta a conoscerci altre due sue amiche studentesse degli Stati Uniti. Detto fatto, si innamoreranno dell’Italia per volerci ritornare quanto più presto possibile. Mio padre dice sempre che è stato fortunato a poter immigrare solo un po’ più a nord del sud d’Italia e lo stesso è stato per mia madre, così non si sono trovati a sentire la nostalgia dell’Italia dall’estero, come è invece capitato e sta ancora capitando a molti italiani che cercano lavoro in altri paesi visto che la disoccupazione sta ancora crescendo  negli ultimi tempi.

SOME CONFUSION ABOUT THIS AND THE VIVA VOCE

Nota Culturale

L’Italia tra tradizioni e contemporaneitàL’Italia è il paese dei monumenti, il paese dei musei e delle biblioteche, il paese della cultura intesa come millenario accumulo di civiltà. In Italia non c’è luogo, anche la più remota cittadina, non c’è aspetto della cultura, persino il modo di mangiare, che non riporti al passato. Va detto però che a dispetto di questa situazione, o forse proprio a causa di essa, gli italiani raramente si preoccupano di riflettere su che cosa significhi vivere in un paese in cui è attuale solo il passato. In un paese in cui la presenza della tradizione è così forte da costituire, come spesso si sente ripetere, il fondamento stesso nell’ identità culturale. Un’immagine anche simultanea della tradizione può educare all’idea che essa un insieme relativo di modi di vita: quelli che ci vengono dal passato, che si apprendono, come tutte le altre cose, a scuola e in famiglia. Ma senza per questo sentirsi obbligati ad attribuire loro anche la capacità ‘essenzialista’ di dirci che cosa siamo e come dobbiamo essere. La tradizione va messa ‘accanto’, alle altre possibilità di vita che ci vengono offerte: non solo ‘alla base’, della nostra identità. Il fatto che nel passato si sia stati in un certo modo, o si sia pensato in un certo modo, non significa che ci si debba comportarsi allo stesso modo anche nel presente. Il fatto di appartenere a una certa tradizione non impedisce agli italiani di sentire la tradizione come uno dei modi possibili dell’identità, e non l’unico. Forse proprio da qui parte la strada che conduce verso la pacifica convivenza fra i popoli, fra i gruppi e fra le nuove culture che si associano a quella tradizionale italiana nei tempi contemporanei.

https://www.cliclavoro.gov.it/page/il_patrimonio_culturale_e_la_sua_valorizzazione_anche_attraverso_la_trasformazione_digitale?contentId=BLG22829

https://www.treccani.it/enciclopedia/italia/

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A Viva Voce

rendersi conto

pasta alla Norma

la polenta

appartenere

To pass an exam

accumunare

To fail an exam

la disoccupazione

To get good grades

A Viva Voce…rendersi contopasta alla Normala polentaappartenereaccumunare – la disoccupazionecrescere a dismisura
nell’armonia multietnica contemporanea…e la pizza e il caffè…come di tradizione ovviamente! Infondo, in fondo riflettendoci bene, l’Italia anche se varia ha tante cose in comune. Meno male che ci accomuna la lingua del bel canto pur sempre conservando gli accenti regionali.

 

Esercizio A.1: Domande di comprensione.

Rispondere alle domande in forma completa.

  1. Da dove vengono i genitori di Pino? Quali regioni d’Italia?
  2. Quale l’esempio dato per dimostrare come i suoi genitori rispettano diverse tradizioni italiane?
  3. Perché vivono a Napoli? Qual è il cibo tradizionale di Napoli?
  4. Che cosa hanno in comune gli italiani?
  5. Come viene descritta Anna da Pino?
  6. Perché tanti italiani devono immigrare all’estero? Che cosa si sentono?

Esercizio A.2: Domande di conversazione.

Domandare e rispondere alle domande in coppia o in gruppo.

  1. Da dove vengono i tuoi genitori?
    • C’è qualche tradizione che loro rispettano in modi differenti?
    • Oppure in comune?
  2. Sai quali sono le regioni d’Italia ?
    • Sai qualcosa della Sicilia?
    • Della Toscana?
    • Della Lombardia? ecc.
  3. Com’è diviso il tuo paese?
    • Quali sono le differenze fra le diverse parti del tuo paese?
    • E le cose in comune tra L’Italia e il tuo paese?

Esercizio A.3: Spunto alla scrittura.

Scrivere un paragrafo utilizzando le informazioni raccolte dalla lettura.

  1. Ti interesserebbe vivere in altro paese per lavoro?
    • Come immagini la tua vita all’estero?
    • In che paese vivresti?
    • Perché?
  2. Se potessi passare un’estate in Italia, quale regione/quali regioni visiteresti? Perché?

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