C. Sintesi di Grammatica e Struttura della Lingua
Il Passato Remoto : Introduzione
Il passato remoto è usato in italiano per esprimere eventi accaduti in un passato storico o di eventi conclusi nel passato. Il passato remoto è usato soprattutto nei testi letterari e storici. La derivazione del passato remoto è latina, per cui nei tempi contemporanei il passato remoto è più spesso sostituito dal passato prossimo.
La regola generale dell’uso del passato remoto rispetto al passato prossimo è che l’azione non ha più relazione con il presente, mentre il passato prossimo è collegato al presente.
- L’anno scorso andai all’università Federico II.
- Questo pomeriggio sono andata all’università Federico II.
Inoltre, nelle narrazioni, il passato remoto è la forma di passato che sostituisce il passato prossimo, mentre il tempo imperfetto resta invariato.
Nota Bene
Gli italiani usano il passato remoto tipicamente in scrittura, ma in alcune regioni italiane : Sicilia e Toscana è usato nel parlato per collegamento alle origini delle lingue latine e dei dialetti. Anche nella lingua napoletana il passato remoto è usato nel parlato e nella scrittura invece che il passato prossimo.
Il passato remoto si coniuga aggiungendo i suffissi caratteristici alla radice del verbo.
Attenzione!
Il passato remoto della seconda coniugazione ha due alternative per la prima persona, la terza singolare e la terza plurale.
Parlare
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Credere
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Finire
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Il Passato Remoto : Irregolari
Molti dei verbi al passato remoto hanno coniugazione irregolare. Gran parte di questi verbi seguono una sequenza 1-3-3, ovvero la prima persona ha come suffisso -i , la terza singolare termina in -e e la terza plurale ha suffisso in –ero.
Nota Bene
Molti verbi al passato remoto hanno la radice arcaica (bere, dire, fare), altri verbi non hanno una sequenza (essere, dare, stare).
Avere
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Prendere
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Essere
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Esercizio C.1.
- Parla con il/la tuo/tua compagno/a per ricordare come ha passato l’estate cinque anni fa. Usa il passato prossimo e poi cambia i verbi al passato remoto. Tieni in considerazione gli altri tempi ad esempio l’imperfetto, quando necessario.
- In 8-10 frasi, scrivere un racconto della tua estate passata. Usa il passato remoto e l’imperfetto quando è appropriato.
Esercizio C.2.
Scrivere una biografia di un membro della tua famiglia. Verificare le forme regolari e irregolari dei verbi al passato remoto (nascere, morire, vivere, venire, ecc.).
Esempi:
- Mia nonna nacque nel 1936.
- Lei aveva 3 anni quando la seconda guerra mondiale scoppiò.
- Nel 1956 i miei nonni si sposarono … ecc.
La Forma Passiva
La Forma Passiva : Introduzione
In italiano, come anche in inglese, la forma passiva si applica ai verbi transitivi che hanno un oggetto diretto. La forma del verbo è passiva se il soggetto della frase riceve l’azione.
- Forma Attiva: Lia completa la ricerca.
- Forma Passiva: La ricerca è completata da Lia.
La forma passiva si forma coniugando il verbo essere nel tempo e modo del verbo attivo e aggiungendo la forma del participio passato del verbo principale.
- La macchina è stata portata dal meccanico.
- La tesi fu accettata dalla commissione.
Nota Bene
Il participio passato va sempre in accordo con il soggetto della frase:
- L’università accetta molti studenti stranieri.
- Molti studenti stranieri sono accettati dall’università.
Attenzione!
Gli italiani preferiscono usare forme attive dei verbi, tranne che per scoperte scientifiche, per eventi storici, per le opere d’arte, per descrizioni tecniche:
- La scoperta dell’ America è avvenuta nel 1492.
- L’impero romano fu invaso dalle popolazioni barbariche.
- La gioconda fu dipinta da Leonardo.
- I pannelli solari sono istallati in zone residenziali.
Le Frasi al Passivo e Attivo
Coniugazioni al Passivo | Coniugazioni all’Attivo | |
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Presente | La tesi è sostenuta da me. | Io sostengo la tesi. |
Pass. Pross. | La tesi è stata sostenuta da me. | Io ho sostenuto la tesi. |
Imperfetto | La tesi era sostenuta da me. | Sostenevo la tesi. |
Trapassato | La tesi era stata sostenuta da me. | Avevo sostenuto la tesi. |
Congiuntivo | Penso che la tesi sia sostenuta da lui. | Penso che lui sostenga la tesi. |
Cong. Pass. | Penso che la tesi sia stata sostenuta da lui. | Penso che lui abbia sostenuto la tesi. |
Nota Bene
Alcune passive possono essere sostituite da venire e andare, ma solo con i tempi semplici:
Venire + participo passato:
- Il progetto è ideato in Italia. = Il marchio viene ideato in Italia
Andare + participo passato:
- Il progetto è creato in Italia. = Il progetto va creato in Italia.
Attenzione!
Quando il complemento d’agente non è menzionato nella frase, il si e la terza persona in forma attiva può sostituire la forma passiva, la costruzione della frase è la stessa della costruzione del si impersonale co verbi transitivi e oggetto (vedi Cap. 8)
Si Impersonale: Si discute spesso dei problemi dell’economia.
La Forma Passiva: Si è discusso sui problemi dell’economia. Si sono discusse le alternative e le soluzioni ai problemi dell’economia.
Si, è anche usato in costruzioni di annunci pubblicitari: Vendesi, affittasi, locasi, comprasi.
Esercizio C.3.
Trasformare gli avvenimenti storici dalla forma attiva a quella passiva.
Esempio:
- Romolo fondò Roma nel 753 d.C. → Roma fu fondata da Romolo nel 753 a.C.
- Augusto, il primo imperatore romano, controllò l’impero dal 27 a.C. al 14 d.C.
- Nel 64 d.C., il grande incendio di Roma distrusse tre quartieri e danneggiò sette quartieri della città eterna.
- Costantino ordinò la costruzione della nuova capitale dell’impero romano nel 326 d.C.
- Nuova Roma, la capitale dell’est, prese il nome Costantinopoli nel 330 d.C.
- Giotto dipinse la Cappella degli Scrovegni nel Trecento.
- Anche nel Trecento, Dante scrisse la Divina Commedia.
- La peste nera devastò l’Italia e una gran parte dell’Europa nel 1348.
- Boccaccio scrisse il Decameron nel Trecento, una raccolta di cento novelle.
- Boccaccio ambientò i personaggi che raccontano le novelle del Decameron nel contesto della pesta nera.
- Nel 1527 i Lanzichenecchi saccheggiarono Roma.
- Giuseppe Garibaldi incontrò Anita, la sua prima moglie, nel 1839.
I Suffissi
I Suffissi : Introduzione
I suffissi sono elementi che si combinano alla base delle parole per crearne di nuove partendo da diverse basi:
Sostantivi derivanti da sostantivi, aggettivi, avverbi e verbi, attraverso suffissi detti nominali denominali (-aio, –iato, –ista), nominali deaggettivali (-izia, –ezza) e deavverbiali (-ismo), nominali deverbali (-aggio, –mento, –enza, –azione)
- scienza → scienziato
- opinione → opinionista
- cambiare → cambiamento
Aggettivi derivanti da sostantivi e verbi attraverso suffissi detti aggettivali denominali (-are, –esco, –oso, –ale), aggettivali deverbali (-evole, –ibile, -abile)
- Boccaccio → Boccaccesco
- noia → noioso
- fare → fattibile
Verbi derivanti da sostantivi, aggettivi e avverbi attraverso suffissi detti verbali denominali (-ificare, –izzare), verbali deaggettivali (-eggiare), verbali deavverbiali (-eggiare)
- persona → personificare
- sole → soleggiare
Avverbi derivanti da sostantivi e aggettivi attraverso suffissi detti avverbiali (-mente, -oni)
- timido → timidamente
- serpente → serpentoni
I suffissi possono anche formare verbi parasintetici partendo da un sostantivo o da un aggettivo
- velo → svelare
- mano → ammanettare
In italiano alcuni suffissi sono usati in aggiunta a sostantivi, aggettivi e avverbi per enfasi e creazione di parole alterate per qualità, quantità e tono con aggettivi come ad esempio:
- piccolo
- carino
- grande
- brutto
- cattivo
Nota Bene
Siccome non esistono regole specifiche e uniche per l’uso dei suffissi per alterazione è importante riconoscere alcuni dei più comuni. Molte volte le alterazioni sono anche regionalismi. Inoltre, non tutti i nomi e aggettivi o avverbi hanno l’uso dei suffissi.
I Suffissi : Alterazioni
I suffissi per alterazione è un tipo particolare di derivazione di nomi, aggettivi e verbi che aggiungono al vocabolo originario una sfumatura di qualità, quantità o tono, senza modificarne il significato fondamentale. I principali tipi di alterazione sono:
Suffissi che denotano “piccolo” e “carino” o diminutivo:
-ino ragazzo/a/e/i → ragazzino/a/e/i |
-etto coniglio/a/e/i → coniglietto/a/e/i |
-ello paese/i → paesello/i |
-cello ponte/i → ponticello/i |
-acchiotto orso/i → orsacchiotto/i |
-iccino libro/i → libriccino/i |
-olino sasso/i → sassolino/i |
-uccio cosa/e → cosuccia/e |
Suffissi che denotano “grande”:
-one/-oni
ragazzo → ragazzone, ragazzoni |
Nota Bene
Nella formazione dei sostantivi alterati può accadere che l’accrescitivo o il diminutivo cambiano genere rispetto al vocabolo d’origine:
La borsa → il borsone
La porta → il portone
Suffissi che denotano “brutto” e “cattivo”:
-accio
ragazzo/a/i/e → ragazzaccio/a/i/e |
-astro
poeta/essa/i/esse → poetasro/a/i/e |
Attenzione!
I suffissi possono essere anche di caratteristiche regionali e di derivazione dal dialetto anche con nomi personali:
Anna piccola e carina = Annuccia o Annuzza (in Sicilia) o Annarella (in Campania)
Esercizio C.4.
Combinare l’aggettivo con il sostantivo per formare una parola, usando il suffisso adatto.
Esempio: un piccolo sasso → sassolino
- una grande borsa
- un cattivo poeta
- un piccolo coniglio
- un piccolo libro
- una grande porta
- un carino ragazzo
- un cattivo ragazzo
- un piccolo ponte
I Numeri Ordinali
I Numeri Ordinali : Introduzione
I numeri ordinali denotano sequenza in una serie.
Tipicamente si formano con il suffisso -esimo eliminando l’ultima vocale (undici → undicesimo) con i numeri da unici in poi, ma sono specifici da uno a dieci:
1° e 1a = Primo/a/i/e | 7° e 7a= Settimo |
2° e 2a= Secondo | 8° e 8a= Ottavo |
3° e 3a= Terzo | 9° e 9a= Nono |
4° e 4a = Quarto | 10° e 10a= Decimo |
5° e 5a= Quinto | 11° e 11a= Undicesimo |
6° e 6a= Sesto | 12°e 12a = Dodicesimo, ecc. |
Nota Bene
I numeri che terminano in –tre raddoppiano l’ultima vocale:
- trentatré → trentatreesimo
Attenzione!
I numeri ordinali vanno in accordo con gli oggetti e le cose a cui si riferiscono e con l’uso dell’articolo determinativo appropriato:
- La nona sinfonia di Beethoven.
- I secondi posti sono assegnati.
- Il numero mille non cambia in -mila:
- duemila = il duemillesimo
- I numeri ordinali si scrivono in modo completo o con super iscrizione con o e a :
- la quinta strada = la 5a strada
- I nomi di papi e regnanti non hanno l’uso dell’articolo:
- Enrico IV = Enrico Quarto
- Le frazioni hanno il corrisponde in inglese, il numeratore è un numero cardinale e il denominatore è un numero ordinale:
- ¾ =tre quarti
Attenzione!
Mezzo (½) può essere sostituito da metà come aggettivo.
- Metà della pizza è senza formaggio.
Ma mezzo è usato per misure specifiche:
- Mezzo chilo di pane.
Esercizio C.5: Quando sei nato/a?
Fare le seguenti domande ad almeno 3 altri studenti, dando e scrivendo le risposte secondo il modello:
- Quando sei nato/a? (Sono nata il secondo giorno dell’ottavo mese il 2 ottobre)
- Quando è nata tua madre? tuo padre?
- Quando sono nati/e i tuoi fratelli?
I Secoli
In italiano i secoli sono comunemente espressi in centinaia soprattutto quando si riferiscono a epoche artistiche e letterarie:
- Il Quattrocento corrisponde anche all’Umanesimo e il Rinascimento.
- Dante visse nel Duecento.
I secoli sono anche espressi con un numero ordinale e la parola secolo con corrispondente in numero romano:
- XX = il ventesimo secolo,
- XIII = il tredicesimo secolo
Nota Bene
Le abbreviazioni a.C. (avanti Cristo) e d.C. (dopo Cristo) sono equivalenti in inglese a B.C e A.D.
Esercizio C.6: I Secoli Italiani
Abbinare i seguenti nomi alle loro immagini sulla linea del tempo. Ricercare le loro professioni e vite. Che cosa hanno realizzato?
- Artemisia Gentileschi
- Giacomo Puccini
- Maria Montessori
- David, di Michelangelo
- Antonio Vivaldi
- Dante Alighieri
- Michelangelo Merisi da Caravaggio
- Giovanni Boccaccio
Esercizio C.7: Trovare le risposte
Provare a rispondere usando il passato remoto.
- In che secolo nacque Dante Alighieri?
- …visse Titus Livius?
- …morì Michelangelo Buonarroti?
- …furono dipinti gli affreschi della cappella degli Scrovegni da Giotto?
- …fu unito l’Italia?
- …furono scritti Le Confessioni da Sant’Agostino?
- …fu ucciso Giulio Cesare?
- …fu la marcia su Roma da Benito Mussolini?
- In che secoli vissero Donatello e Filippo Brunelleschi?
- In che secolo viviamo?
Esercizio C.8: Mettetevi a coppie!
Scrivi tu 3-5 domande che cominciano con In che secolo/In che secoli, poi falle al/la tuo/a compagno/a.