B. Napoli È!
Anna Parla Napoletano.
Anna: Juli, che emozione! Ti sei fatta “portare” in Italia, finalmente!
Juliana: Giustissimo! Sono stata “portata” da Antonia, altrimenti non mi avresti vista mica viaggiare sola soletta, mia cara amichetta del cuore!
Antonia: Eh, già! Si è lasciata convincere da me! Ciao, Anna! Come stai?
Anna: Io sto una bellezza. Che se dice?
Juliana: Che? Che se…? E che vuol dire?
Anna: È un’espressione napoletana utilissima: “Che cosa mi racconti?”
Antonia: Ahh! È come l’espressione piemontese: “Ciau, cun che ta stai?”
Anna: Bravissima! È da quando sono arrivata a Napoli che mi sono state insegnante tante diverse espressioni in napoletano e io provo a parlare questa altra lingua quanto più possibile.
Juliana: Ma non studiavi letteratura e lingua classica?
Anna: Sì, come no! Ma tu sai che i dialetti o le lingue erano varie in Italia prima della diffusione del “toscano” di Dante, Petrarca e Boccaccio nel XIIIa secolo?
Antonia: Interessantissimo, sì! E tra i diversi dialetti è stata riconosciuta dall’UNESCO nel 2009, quasi come una lingua, quella napoletana perché ha una grammatica propria e differente dall’italiano.
Juliana: Hai capito!? Non lo sapevo! Allora, racconta tu che cosa stai facendo all’università e nella ricerca!
Anna: I professori mi hanno raccomandato di studiare la letteratura classica tra i secoli XIIIo e il XVIo e quindi faccio ricerca sulle differenze tra il “toscano” e il “napoletano” e studio Boccaccio in particolare in paragone ad altri autori che usano il “dialetto”.
Juliana: E come si dice “fichissimo” in napoletano?
Anna: Ce ne sono diverse di espressioni…una che mi fa ridere tantissimo è: “è a Guerr!” ovvero: “è come la guerra” ma in senso positivo come in inglese si dice: “That’s cool!” o come dicono i ragazzi di gen z or alpha: “Gucci!” or “Yas, Slay!”
Antonia: Per la nostra prima volta a Napoli ho l’impressione che saremo informate su molti altri fatti e curiosità da parte tua, Anna!
Juliana: Dai, Anna, raccontaci storia e storielle su Napoli e qualche cosuccia sui tuoi amici napoletani. Mi sembrano molto carini dalle foto che hai pubblicato su Ista(gram)!
Anna: Alcuni dei miei nuovi amici sono proprio “freschi”! Cioè belli o “fichissimi”! Gli ho detto che sareste venute. Volete essere presentate? Andiamo a mangiare la pizza napoletana con loro?
Antonia: Uau! Che fortuna avere un’amica come te!
Juliana: “Annuccia” è un’amica simpaticissima!
Esercizi
Esercizio B1: Domande di comprensione.
Rispondere alle domande in forma completa.
- Juliana è stata “portata” in Italia da chi?
- Quali sono i suffissi delle parole “sola” e “amica”?
- Quali sono le tre espressioni napoletane menzionate da Anna nel brano? Quali sono i loro significati in italiano?
- Quali sono i dialetti regionali menzionati nel brano? Dante, Petrarca, e Boccaccio sono legati a quale “dialetto”?
- Che è successo nel 2009?
- Che cosa sta ricercando Anna a Napoli?
- Perché “è a Guerr!” fa ridere ad Anna?
- Quali sono i suffissi delle parole “storia” e “cosa”?
- Come sono descritti gli amici da Anna?
- Che cosa vanno a fare insieme?
Ad Alta Voce
L’Infinito di Giacomo LeopardiSempre caro mi fu quest’ermo colle, https://www.isoladellapoesia.com/poesie_famose/37-poesia-leopardi-l-infinito.php |
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Attività A
Mettetevi a coppie!
Per prima cosa, leggete ad alta voce la poesia e cercare alcune altre nuove parole oltre a quelle incluse del glossario. Discutetela:
- Quali sono le vostre impressioni iniziali?
- Quali sono i sentimenti suscitati?
- Secondo voi, quali sono i temi principali?
- Ti piace la poesia? Perché sì o no?
Attività B
Fare un po’ di ricerca sul poeta Giacomo Leopardi.
- Chi fu Leopardi?
- Quando nacque?
- Quando morì?
- Con chi visse?
- Lui era un uomo socievole o più solitario? ecc.
Scrivere delle informazioni trovate. Secondo te, c’è un rapporto evidente fra i temi di L’infinito e i dettagli della sua vita?
a best friend
solitario
piccola elevazione di terreno
fila di arbusti o altre piante
1. meravigliarsi
2. guardare attentamente
che supera i limiti e le capacità della natura umana
immaginare
venire in mente
affogare; smarrirsi fino ad annullarsi
perdita totale di una nave a causa di una tempesta o per altra causa