A. I Classici
Introduzione: Gli eventi storici e letterari
Nome: Anna
Relazione: Un’amica di Juliana
Uè Ciao!! Sono Anna, un’amica di Juliana. Sono a Napoli grazie a una possibilità di studio e ricerca che mi è stata offerta dai fondi internazionali Fullbright. La domanda di ricerca è stata accettata dalla commissione degli studi umanistici nella mia università: Yale University e è stata inoltrata all’Università degli Studi Federico II di Napoli.
Mi ritengo fortunata per essere stata assegnata a un gruppo di ricercatori degli studi classici. Mi interessano molto la storia e la letteratura italiana e il mio progetto è stato creato per l’approfondimento della lingua tra epoca classica e moderna nella sua evoluzione, ma soprattutto nell’approfondimento della storia della letteratura delle lingue e dei dialetti italiani. È la prima volta che mi trovo a Napoli. Adesso che sono stata ‘ribattezzata’ napoletana dai miei colleghi e amici di Napoli, mi sento perfettamente pronta a portare in giro per la “mia città” d’adozione la mia amica Juliana e la sua amica Antonia. Napoli è una città “ bellissimissima” ma anche complessa o “difficilotta”. Insomma, Napoli è tutta da scoprire! Non è per niente che esiste il detto: “Vedi Napoli e poi muori!” Quando hai visto Napoli hai visto tutto quello che c’è da vedere nel mondo!
A Viva Voce
i fondi mezzi finanziari i.e. sono rimasto senza fondi, senza soldi |
la domanda di ricerca richiesta di ricerca |
inoltrare presentare, trasmettere; estendere un messaggio di posta elettronica: inoltrare una email |
ritenersi considerarsi |
assegnare designare qn a qc |
l’approfondimento studio dettagliato |
ribattezzare chiamare con un nuovo nome |
l’adozione (f.) patria, paese di adozione, non di origine |
|
NOTA CULTURALE – I Dialetti in Italia
Secondo un’indagine dell’Istat, quasi il 46 per cento della popolazione si esprime in italiano con i familiari, oltre il 32 sia in italiano sia in dialetto, circa il 14 soltanto in dialetto -percentuale che raddoppia negli over 75. Nonostante l’uso del dialetto registri sicuramente un declino nell’ultimo decennio, questi dati confermano quel che già Dante aveva intuito nel De Vulgari Eloquentia: non c’è paese di lingua romanza (derivata cioè dal latino) in cui, accanto al fiorentino scelto come lingua nazionale, coesistono così numerosi idiomi regionali o locali. Infatti, «la presenza dei dialetti è un tratto distintivo della nostra vicenda culturale» (Tullio De Mauro, Storia linguistica dell’Italia unita, 1963).
Da trenta anni, è cambiato l’atteggiamento della comunità parlante nei confronti del dialetto. Anche per effetto della diffusione sociale dell’istruzione scolastica e della lingua nazionale, oggi il dialetto non è più sentito come la varietà di lingua dei ceti bassi, simbolo di ignoranza e veicolo di svantaggio o esclusione sociale; gli atteggiamenti nei suoi confronti, almeno in molte regioni, non sono più stigmatizzanti com’era in passato. Sapere e usare un dialetto, oggi, è spesso valutato positivamente; rappresenta una risorsa comunicativa in più nel repertorio individuale, a disposizione accanto all’italiano, di cui servirsi quando occorre e specie in virtù del suo potenziale espressivo. Un arricchimento, insomma, e non più un impedimento.
L’uso del dialetto ha delle principali variabili sociali: età, istruzione, sesso. Si riscontrano differenze evidenti in relazione ai domini d’uso. Il dialetto è usato soltanto raramente con gli estranei e in situazioni pubbliche, sostanzialmente non ricorre in situazioni molto formali, è adoperato di preferenza in famiglia (specie da parte degli anziani) e con amici. Il dialetto, infine, può ritenersi tendenzialmente più vitale in provincia e meno in ambiente urbano.
https://www.italiaoggi.it/news/i-dialetti-sono-un-tratto-distintivo-della-nostra-
Una mappa dei dialetti in Italia
Esercizio A.1: Domande di comprensione.
Rispondere alle domande in forma completa.
- Chi è Anna? Perché studia a Napoli?
- Da quale università viene? È ospitata da quale università napoletana?
- Le interessano quali soggetti umanistici?
- Per quale scopo è stato creato il suo progetto?
- Com’è descritta Napoli da Anna?
- Chi vengono a visitarla?
- Qual è il significato del detto “Vedi Napoli e poi muori!”
Esercizio A.2: Domande di conversazione.
Domandare e rispondere alle domande in coppia o in gruppo.
- Ti piacerebbe studiare all’estero? In quale paese? Perché?
- Preferisci le scienze, gli studi umanistici, o tutti e due? Spiega in dettaglio quello che ti interessa di più e perché.
- Sai qualcosa di Napoli? Dell’ambiente napoletano? Del cibo? Della storia, etc.? Parla delle tue impressioni di questa città italiana. Ti piacerebbe andarci?
- Hai una città “d’adozione” come Anna? Quale?
Esercizio A.3: Spunto alla scrittura.
Scrivere un paragrafo utilizzando le informazioni raccolte dalla lettura.
- Hai mai avuto l’opportunità di far vedere agli amici o alla famiglia un nuovo posto in cui viveva? Descrivi il giro che avete fatto.
- Ti interessa la storia o la letteratura? Riflettendo su quello che hai studiato finora in italiano, qual è il libro o brano letterario, oppure tema storico, che ti attira specialmente. Spiega perché e quello che vorresti scoprire di più del tema, autore, personaggi, ecc.